Perché la “Cascina” è “pulita”?
La Cascina è “pulita” perché tuteliamo l’ambiente lungo tutto il ciclo di gestione dei rifiuti agricoli, partendo proprio dalla loro produzione e stoccaggio all’interno dell’impresa agricola e arrivando fino alle fasi di recupero della materia, in applicazione dei principi di economia circolare.
La nostra azienda fornisce ai propri clienti un’isola ecologica che consente di depositare correttamente i rifiuti ed evitare quindi sversamenti al suolo, preservando il bene più prezioso dell’impresa agricola, che è proprio la terra, e rendendo la Cascina effettivamente “pulita”. La Cascina è però “pulita” anche perché i suoi rifiuti vengono gestiti con particolare attenzione all’ambiente ben oltre i confini dell’impresa agricola: i rifiuti vengono infatti raccolti e trasportati con un mezzo costruito appositamente, pensato per ottimizzare la logistica e ridurne quindi l’impatto ambientale, e vengono poi stoccati in impianti di nostra proprietà in attesa di essere destinati alle filiere di recupero che possano valorizzarli maggiormente.
Quali innovazioni usate?
La prima innovazione realizzata da Cascina Pulita è stata la realizzazione del mezzo cosiddetto “multi-raccolta” che consente di raccogliere in un’unica presa la totalità dei rifiuti agricoli, che sono di diverse tipologie. Il multi-raccolta consente quindi di ridurre le emissioni in atmosfera prevedendo un unico ritiro presso l’impresa agricola e di mantenere al contempo la separazione dei rifiuti grazie ad appositi scomparti stagni. Un grande traguardo in ottica di economia circolare è stata, inoltre, la progettazione e realizzazione dell’impianto Clean Wash, premiato dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile e presentato allo scorso Food & Science Festival di Mantova. Questo impianto rappresenta una vittoria per l’economia circolare perché consente, grazie a un particolare sistema di triturazione e lavaggio, di avviare al riciclo i contenitori vuoti di agrofarmaci, destinandoli al recupero di materia anziché alle discariche o all’incenerimento. La materia prima seconda così ottenuta viene anche impiegata nella produzione di tubazioni per l’irrigazione agricola, raggiungendo così, di fatto, la completa circolarità. Il prossimo progetto in ambito di innovazione che porteremo avanti, sempre improntato alla circolarità, riguarderà le plastiche agricole non pericolose, quali reti delle rotoballe, teli antigrandine, teli fasciati etc. Ci impegneremo in attività di ricerca e sviluppo anche in collaborazione con enti di ricerca, con cui sviluppare le migliori tecnologie per dare una seconda vita a questi materiali e rendere sempre più sostenibile la produzione agricola.
Come vedete l’agricoltura di domani?
L’agricoltura è già cambiata moltissimo negli ultimi anni, allontanandosi sempre più da come è stata per tanto tempo definita nell’immaginario collettivo: tradizionale e statica. Lavorando tutti i giorni con le imprese agricole, abbiamo toccato con mano un grande cambio di passo: una sempre maggiore sensibilità rispetto all’ambiente, un’apertura verso l’innovazione e una predisposizione all’uso di nuovi strumenti e tecnologie. Tutti aspetti che prevediamo essere sempre più sentiti negli anni a venire. L’agricoltura del domani continuerà ad accogliere e interpretare i grandi driver di cambiamento del nostro tempo: la digital innovation e la sostenibilità. Vediamo un’agricoltura sempre più smart e digitale, anche nelle sue attività produttive, e più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.