Una vita precaria uno studio appassionato: Una donna da sempre tormentata da problemi economici e funestata da tragedie familiari. Tanto per dire, durante gli anni di studio, subirà numerosi problemi economici che la costringeranno a svolgere diversi lavori per affrontare le spese ed i costi del percorso di laurea, ottenuta, nel giugno 1932. Eppure, una volta terminato il percorso formativo deve rinunciare a proseguire la carriera scolastica attraverso un dottorato di ricerca, a causa della morte del padre e delle conseguenti difficoltà economiche. Rachel Carson allora trova un impiego presso lo U.S. Bureau of Fisheries come redattrice di articoli scientifici e divulgativi sulla biologia marina.
Rachel Carson trova lavoro presso lo U.S. Bureau of Fisheries come redattrice di articoli scientifici e divulgativi sulla biologia marina. Con questi articoli si pone un obiettivo duplice: far conoscere al grande pubblico la fauna sottomarina e allo stesso tempo analizzare l’impatto, spesso distruttivo, che la mano dell’uomo ha sull’ambiente: ovvero come L’inquinamento ed i processi chimici industriali hanno messo a rischio l’esistenza di numerose specie animali.
Sembra fatto apposta: nel 1936 Rachel Carson riesce a raggiungere guadagni sufficienti per sostenere le esigenze della famiglia, ma l’anno seguente la sorella maggiore Marian, all’età di quarant’anni, muore di polmonite, lasciando le figlie Virginia e Marjorie. Questo evento segna la fine della già limitata indipendenza di Rachel: ha bisogno di soldi.
La Carson decide allora di provare a vendere il saggio The World of Waters redatto qualche tempo prima per lo U.S. Bureau of Fisheries. Qui ci sono già i due dei temi fondamentali della scrittura della Carson: i rapporti ecologici della vita nell’oceano che durano da tempo immemorabile e l’immortalità della materia anche dei più piccoli organismi. Il breve saggio viene pubblicato, quindi, sulla rivista Atlantic Monthly, con il titolo di Undersea e segna il debutto della Carson come scrittrice.
Immediatamente lo scritto suscita l’interesse di Quincy Howe, il capo editore della casa editrice Simon & Schuster a New York City, che nota immediatamente le qualità della scrittura di Rachel e le propone di trasformare il saggio in un libro.
Nasce così Under the Sea-Wind, un resoconto della vita quotidiana di differenti creature marine. L’oceano è infatti il protagonista incontrastato del racconto: un universo permeato d’acqua, dove il lettore entra in una sorta di fantasiosa simbiosi con gli esseri viventi che popolano gli oceani, abbandonando in questo modo il punto di vista umano. Dalla superficie ai fondali più bassi, le creature marine vengono descritte in modo attento e scientifico, viene così sperimentato un connubio tra scienza e poesia – tecnica che sarà motivo del successo della Carson- con il quale si passa dalla meraviglia che l’oceano suscita ai fatti scientifici.
Purtroppo, la pubblicazione non avviene il un buon momento, Il 7 dicembre del 1941 gli aerei giapponesi sferrano il loro attacco a Pearl Harbor e l’attenzione generale si concentra sull’ingresso in guerra degli Stati Uniti e meno sull’Oceano, soprattutto nel Pacifico ne cadranno di bombe.
Con il suo secondo libro The Sea Around Us trova la tranquillità economica, il libro è un buonissimo successo. Si trasferisce a Southport Island, nel Maine, compra insomma una casa nel bosco. Nel frattempo, la nipote Marjorie cresce, e mette al mondo un bambino.
Nel 1957, però, all’età di 36 anni, muore la nipote Marjorie per una grave anemia seguita ad una polmonite. La scrittrice decide quindi di addossarsi le cure del figlio della nipote, Roger, dell’età di soli cinque anni, e adotta il bambino.
Siamo nel pieno della Guerra Fredda. Gli Stati Uniti, dopo i successi che l’Unione Sovietica ha ottenuto nella corsa allo spazio con il lancio del primo satellite artificiale attorno alla Terra, tentano in tutti i modi di ottenere il primato almeno nel settore agricolo, attraverso l’applicazione di nuove tecnologie.
Il rilascio di sostanze chimiche nell’ambiente, al fine di eliminare insetti nocivi per l’umanità e per i suoi prodotti alimentari, è una pratica che si era andata diffondendo nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Il Department’s Agricultural Research Service ne aveva decretato l’efficacia e approvato l’utilizzo.
Infatti, nella primavera del 1957, lo U. S. Department of Agriculture (USDA), aveva ordinato un’irrorazione aerea di migliaia di ettari di campi e foreste degli Stati del Sud e Sud-Ovest, con potenti agrofarmaci per sradicare la dannosa “formica di fuoco”, importata dal Brasile durante la guerra. Tra gi agrofarmaci utilizzati in questi anni, il principale è il DDT è una sostanza altamente idrofobica, ma che mostra, invece, una buona solubilità nella maggior parte dei solventi organici, nel grasso e negli oli.
Molti scienziati, però, non si dichiarano pienamente convinti del grado di conoscenza degli effetti del DDT ed affermano che la sostanza non è ancora stata studiata in modo sufficiente per decretarne l’innocuità. Anche Rachel Carson si rende subito conto degli effetti nocivi che sostanze del genere, introdotte in modo massiccio ed indiscriminato nell’ambiente, possono avere sulla vegetazione e sulla fauna selvatica.
In questi anni, vengono inoltre portate prove dell’accumulazione progressiva dei residui chimici del DDT nella catena alimentare. Il Fish and Wildlife Service ed altri organismi governativi hanno rilevato l’accumularsi di sostanze nocive nei pesci, negli uccelli e nei predatori. Il DDT non danneggia solamente i singoli individui, ma contamina l’intero ecosistema. I dati raccolti e le analisi effettuate hanno poi dimostrato la presenza di residui chimici di DDT anche nel tessuto adiposo e nel latte materno dei cittadini americani.
Mentre raccoglie prove e studia gli effetti del DDT, le viene diagnosticato nel 1960 le viene diagnosticato un tumore al seno. Avvia pesanti cure terapeutiche che l’abbattono notevolmente. Nonostante il peggioramento delle sue condizioni fisiche, Rachel riesce comunque a proseguire il lavoro sul DDT e il 27 settembre del 1962 pubblica Silent Spring: il libro è considerato l’origine della nascita dei moderni movimenti ambientalisti.
Silent Spring analizza le conseguenze di alcuni agrofarmaci, come appunto il DDT. Il silenzio di cui si parla nel titolo è quel silenzio che avrebbe la primavera se non vi fosse il canto degli uccelli. La Carson vuole ì sottolineare il rischio, sempre più alto, che si possa raggiungere una situazione in cui l’avvelenamento degli animali, prodotto dalle continue irrorazioni di sostanze chimiche nell’ambiente, conduca all’annientamento di una parte della fauna e ad uno squilibrio nel delicato sistema della natura: gli agrofarmaci, dunque, vanno usati in maniera consapevole.
Ricordiamo infatti che Carson è stata una scienziata, e non un ambientalista fondamentalista, quindi non ha mai proposto un completo abbandono dell’ausilio della chimica nella lotta contro gli insetti, ma per un suo utilizzo controllato.
Fatto sta che dopo la pubblicazione di Silent Spring, Rachel Carson si vede costretta ad affrontare un enorme campagna organizzata contro di lei dalle industrie chimiche, preoccupate della diminuzione di vendite di antiparassitari, ma anche la perdita di fiducia della gente nei confronti dell’industria e della chimica.
Finale aperto: con l’opera dell’Environmental Defense Fund, creato nel 1967, si raggiungerà una vasta mobilitazione per proibire l’uso del DDT e di altre sostanze chimiche utilizzate come pesticidi. La Stockholm Convention on Persistent Organic Pollutants (POPs), firmata da 98 nazioni, ha ratificato nel 2001 la proibizione dell’uso del DDT e di altri prodotti inquinanti.
La discussione sul valore e sull’opportunità dell’opera della Carson non si è ancora conclusa e prosegue anche oggi. Il dibattito oscilla tra chi sostiene la ragionevolezza della Carson e della sua denuncia nei confronti dell’utilizzo indiscriminato di sostanze chimiche capaci di avvelenare il pianeta e chi, invece, parla della necessità di ‘riabilitare’ l’uso del DDT, in particolar modo in quelle zone come l’Africa, l’India, i paesi orientali e le regioni tropicali, dove non si è riusciti a debellare alcune tra le più pericolose malattie endemiche, quali la malaria e il tifo.
Chissà se oggi Rachel Carson si mostrerebbe favorevole a questa possibilità.
Sintesi tratta da Rachel Carson il coraggio di una donna tra scienza, chimica e natura Arianna Veronesi.