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Home L'intervista

Che fine ha fatto il san Marzano? Intervista all’agronoma Patrizia Spigno.

da Antonio Pascale
05/10/2021
in L'intervista
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Che è successo al San Marzano?

Fino agli inizi degli anni ’80 costituiva la parte prevalente della materia prima utilizzata dalle industrie di trasformazione per la produzione di pelati. Successivamente si è assistito ad un declino crescente nella coltivazione fino alla sua scomparsa a seguito di diverse cause: introduzione di nuovi ibridi a sviluppo determinato, poi vanno considerate le cause strutturali e cioè bassa competitività delle aziende agricole produttrici in area San Marzano piccole aziende, bassa economia di scala e in ultime quelle fitopatologiche e cioè alcune virosi. Di conseguenza la produzione del pomodoro pelato si è rapidamente spostata verso la Puglia (dove ci sono aziende agricole con superfici più elevate, terreni e tecniche colturali idonee alla meccanizzazione della coltura dal trapianto alla raccolta).

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 E da allora? Novità?

Sì, sul pomodoro San Marzano la Cirio Ricerche ha condotto, a partire dalla fine degli anni ’80, un vasto programma di miglioramento varietale, durato circa 8 anni, con i seguenti obiettivi: aumento delle rese produttive, introduzione di resistenze a patogeni, aumento della consistenza, dell’uniformità e della pezzatura dei frutti e soprattutto mantenimento delle caratteristiche qualitative ed organolettiche del San Marzano. Tutto ciò ha portato all’ottenimento di una varietà denominata “Kiros”. Che attualmente è la varietà di riferimento per la produzione del San Marzano DOP.

Due parole sulla DOP, prima di concludere?

Per “Denominazione di Origine Protetta” da regolamento CEE 2081/92 s’intende un marchio di qualità che si riferisce a: “il nome di una regione o di un luogo determinato che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare che sia originario di tale regione, o di tale luogo o di tale paese e la cui qualità o caratteristiche siano dovute essenzialmente o esclusivamente all’ambiente geografico comprensivo di fattori umani e la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvengono nell’area geografica delimitata. Ad oggi le varietà ammesse dal Disciplinare di produzione del San Marzano DOP sono San Marzano 2, Ecotipi afferenti alla varietà San Marzano 2 e la Kiros. Comunque,  per concludere, l’azione di miglioramento varietale, che ha portato alla costituzione della “Selezione Cirio 3- Kiros”, introducendo caratteri agronomici migliorativi è riuscita nell’intento di salvaguardare tutti i pregi organolettici e qualitativi che hanno reso celebre ed unico il San Marzano nel mondo. Inoltre l’assessorato all’agricoltura della Regione Campania ha finanziato un progetto  (svolto sempre da Eureco ,ex Cirio Ricerche ora ARCA 2010) che ha avuto come obiettivo la creazione di una Banca del Germoplama del San Marzano attraverso il recupero, la selezione e la moltiplicazione in purezza delle 32 varietà/popolazioni selezionate.Questo accade quando c’è un’azione sinergica competenze tecnico-scientifiche e istituzioni.

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