Lo storico Polibio racconta di un episodio particolare: la battaglia del 218 a.c sul fiume Trebbia (un affluente di destra del Po). Ebbene, questa fu vinta dai Cartaginesi perché, prima dello scontro in una rigidissima giornata invernale, si erano unti con l’olio. Quando i Romani si trovarono a combattere in mezzo alle acque gelide del fiume, con gli arti rattrappiti dal freddo, non riuscirono nemmeno a maneggiare le armi. I romani impararono la lezione e dunque durante la stagione fredda si aumentava la dotazione di olio affinché i soldati si potessero difendere dal freddo ungendosi. L’olio comunque faceva parte con il vino e con il grano del rancio del miles romanus. L’olio era il condimento della polenta e dei fagioli che costituivano il cibo quotidiano e venivano portati da ogni soldato durante le marce come razione d’emergenza se non era possibile aspettare le vettovaglie, insomma, la loro era una civiltà basata sul grano, sul vino e sull’olio e, in parte dopo 2000 e passa anni, è cambiato poco.