Dal diario di mio padre, nato nel 1935, in un piccolissimo paesino nella provincia di Rieti:
“Nonna Brigida, nata il 23 maggio 1875. L’unica nonna che ho conosciuto. Brigida era di carattere mite. Sempre attenta a risparmiare e a non sprecare. Ecco alcuni piccoli episodi.
In un’annata di vendemmia. Tutta la famiglia era a Cerqueto con scale e canestri. Si inizia a cogliere l’uva nel campetto la ‘chiusetta’ Io appoggio la mia scaletta sul primo olmo. Salgo e, ovviamente, inizio a divorare il primo grappolo di ‘malvasia’, poi il secondo, al terzo nonna risentita mi si avvicina e con i pugni chiusi sui fianchi esplode: Cosa ci mettiamo nella botte se continui a mangiare così?
Era il tempo della 2° guerra mondiale. Tutto era rigorosamente razionato. Avevo fame. Chiesi a nonna una fetta di pane con l’olio. Lei apre la madia (chiusa con il lucchetto). Taglia una fetta di pane e con l’oliarola ci mette, (contandole), 10 gocce di olio di nostra produzione.
Dopo la mietitura Brigida andava nei campi dove era stato mietuto il grano per raccogliere le spighe cadute in mezzo alla steppa. La sera rientrava con un bel sacchetto pieno di spighe sulla testa.
Allo stesso modo, passata la vendemmia, andava nei vigneti e raccoglieva i grappoletti lasciati. In gergo paesano questa raccolta veniva chiamata ‘andare a Ciaccariare’ perchè venivano raccolte le ciaccare (piccoli grappoli). La sera rientrava a casa con una “Scerpa” colma di uva. La scerpa era una fattispecie di canestro di forma ovale privo di manico. Questa uva era preziosa poiché veniva mangiata con il pane sia a colazione che a merenda e, a quei tempi, era un sostegno provvidenziale per lenire la fame.
Tempo di Castagne. Nonna mi portava al castagneto di Morro Reatino. Da Apoleggia per raggiungere il castagneto si passava per il ‘Cornacchiaro sotto colle Scortecato’ (poi per la Spera e qui ai margini di una curva c’era un’auto militare tedesca incendiata in seguito ad un attacco aereo americano. Nonna si avvicinava all’auto e recitava una preghiera poiché all’interno si vedevano le ossa di due soldati Tedeschi)”.