Il fosforo, si sa, è assimilato dalle piante in forma solubile. E tuttavia questa forma è fortemente instabile al punto che, quando viene a contatto con il suolo, più del 70 per cento ritorna nella forma originaria in pochissimo tempo, pochi minuti, e solamente meno del 30 percento rimane disponibile per le piante: spreco e inquinamento. Studi e ricerche hanno permesso recentemente di individuare una rara forma molecolare di fosforo, solubile in acqua, assimilabile dalle piante e, soprattutto, stabile. La forma naturale rara è stata dunque brevettata e prodotta industrialmente, il Top Phos: cioè oltre il 90% del fosforo viene assimilato dalle piante. Quindi buoni miglioramenti e grandi benefici in termini di sostenibilità. Dimostrazione che la natura ci offre gran parte del materiale, ma senza la conoscenza delle leggi che governano la natura non possiamo innovare e nemmeno utilizzare il materiale che la natura ci mette a disposizione (e dunque poi dobbiamo affidarci solo al soprannaturale).