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Home L’Innovazione

Con il miglioramento genetico del ciliegio come stiamo messi?

da Antonio Pascale
27/06/2022
in L’Innovazione
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Partiamo dall’inizio. Gli alberi di ciliegio sono e diventano molti alti, fino a 10 metri, alcune antiche cultivar sono ancora più alte, quindi la fatica è raddoppiata: metti la scala, metti il pericolo e insomma, negli anni ’80 il costo della raccolta era circa il 50% di quello totale. 

Stavamo perdendo le ciliegie – e il desiderio e i simboli. Per fortuna che si è riusciti a innestare una varietà barese, Ferrovia, più bassa, con altre varietà e così ecco alberi di circa tre metri, facilmente adattabili ai vari ambienti (Emilia, Trentino). Risultato? Il costo è sceso al 30%. E ancora, sempre di più si stanno diffondendo ciliegie senza peduncolo. A che servono le ciliegie senza peduncolo? Non sono innaturali? Il fatto è che a maturità il peduncolo si stacca e quel punto di stacco cicatrizza velocemente, così che basta scuotere i rami per far cadere le ciliegie invece di raccoglierle una per una. A un prezzo molto più basso. 

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A proposito di prezzo e di specializzazione, ricordiamo che la produzione pugliese che da sola rappresenta il 50% della produzione cerasicola italiana, è di grande qualità, commercializzata da packing house baresi che dispongono di bune ed efficienti tecnologie, per il confezionamento, lo stoccaggio dei frutti in atmosfera controllata e cernita grazie a ottimi sistemi di calibratura.

Purtroppo la produzione spesso è al di sotto delle richieste _ vuoi per eventi avversi, vuoi per la scarsa produttività degli impianti e dunque pe salvare la stagione ed esportare il prodotto oltre confine, ricorriamo a ciliege greche e turche che opportunamente confezionato e lavorato permette di salvare la stagione.

Infine, per tornare un attimo all’aspetto simbolico, la ciliegia rappresenta anche buona creanza, cioè le buone maniere: una virtù rara e molto utile, soprattutto per studiare la natura con rigore e umiltà e poi cantarne le bellezze, come quella delle ciliegie che cadono, a maggio, a grappoli, in grembo alle amanti: un augurio per le nostre successive primavere. Per preservare e incentivare tutti questi aspetti, simbolici e agronomici, come sempre meglio innovare, così da consegnare il testimone a quelli che verranno.

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