Il pomodoro ha impiegato due secoli per essere accettato. Motivo? Le foglie erano tossiche e per associazione si credeva che anche la bacca lo fosse. Quindi il nostro pomodoro vivacchiava nei giardini degli aristocratici, una curiosità botanica tra le tante, e si ammiravano i suoi fiori e le strane bacche color giallo.
È agli atti, e si ricorda una famosa presentazione della pianta fatta alla corte di Cosimo dei Medici durante la quale, nella sostanza, si diceva: bello il pomodoro ma non mangiatelo.
Poi i primi missionari che andarono a catechizzare gli indios del Sud America scoprirono che quelle popolazioni ne mangiavano eccome di pomodori. Ma questa rivelazione invece di migliorare l’immagine del pomodoro la peggiorò ancora di più: non vorrete mica mangiare quello che mangiano quei selvaggi là? Un medico padovano ci mise poi il carico da 90: questi (cioè i cosiddetti selvaggi) mangiano pure gli insetti!
Bisognerà aspettare il ‘700 per vedere il pomodoro cambiare status, da cibo rifiutato a cibo succulento e dai mille usi, ma anche qui, a proposito di sovranità, tradizioni alimentari (inventate) che difendiamo dalla nostra trincea, quando si inventa e si comincia a gustare la passata di pomodoro si chiama salsa Spagnola, perché arriva dalla Spagna: che dire, non è stata una nostra invenzione, ma poi ci siamo dimenticati delle origini reali e ce ne siamo inventati una tradizionale e più utile alle nostre storie.
Al min 02.59.00 https://www.youtube.com/watch?v=Q_-5cNlIlZg