Secondo il sito Scienceheroes.com le prime dieci persone che hanno salvato con le loro scoperte più vite umane sono queste: 1) Fritz Haber (sintesi azotato sintetico), 2) Carl Bosh (idem), 3) Karl Landsteiner ( Gruppi sanguigni che portano a trasfusioni di sangue) 4) Richard Lewisohn (Conservazione del sangue che porta a trasfusioni di sangue), 5) Norman Borlaug (rivoluzione verde, alti rendimenti) 6) Howard Walter Florey ( ricercatore medico che ha creato e supervisionato la creazione del primo antibiotico: la penicillina) 7) Ernst Chain (anche lui membro del team che ha perfezionato la penicillina) 8) Norman Heatley (fu lui ca capire come estrarre la penicillina attiva dalla soluzione eterea, modificando il pH), 9) Alessandro Fleming (che scopri, casualmente, il potere antibiotico della penicillina), 10) Federico Banting (insulina per il diabete).
Queste 10 persone hanno contribuito a gettare le basi per la modernità nella quale viviamo – e ovviamente andrebbero considerati altri fattori), e nella sostanza se oggi viviamo più a lungo, mangiamo meglio (anche troppo, visto l’epidemia di obesità),s e possiamo lamentarci sui social del mondo, lo dobbiamo anche a loro, perché nella millenaria società contadina, vivevi, lavoravi, ti sposavi, pregavi, poi bastava un taglietto ed eri morto.
Per spiegare il lavoro e l’apporto di Norman Borlaug partiamo dalle basi
Un bambino che soffre di malnutrizione lieve ha il doppio delle possibilità di morire di malattie infantili rispetto a un bambino ben nutrito. Chi soffre di grave malnutrizione ha una probabilità otto volte maggiore di morire.
Gli studi del premio Nobel Robert William Fogel hanno dimostrato che il 20% della popolazione nell’Europa preindustriale non consumava abbastanza calorie per fornire energia sufficiente per lavorare.
Gli studiosi che hanno esaminato le problematiche riguardo al malnutrizione hanno trovato anche interessanti correlazioni con il periodo dell’anno in cui sei nato. Per esempio, Gabriel Doblhammer e James W. Vaupel hanno scoperto che le persone nate nei mesi di ottobre, novembre e dicembre vivono in media sei mesi in più rispetto a quelle nate negli altri mesi.
Quando questo studio è stato ripetuto nell’emisfero australe, lo stesso è avvenuto, ma per mesi sfasati di sei mesi. Escludendo altre possibili cause, i ricercatori hanno stabilito che la differenza era legata alla disponibilità stagionale di frutta e verdura fresca per le madri durante la gravidanza in estate.
Quindi non è solo quello che mangi tu, è anche quello che mangia tua madre ad influenza la tua vita.
Comunque, sempre per parlare di basi: nel 1980, subito dopo l’inizio della Rivoluzione Verde, il 47% di tutti i bambini nei paesi in via di sviluppo presentava un ritardo nella crescita. Nel 2019, questa percentuale era scesa al 21%.
Borlaug la lavorato dapprima in Messico, molte ore spesi nei campi per realizzare varietà di grano resistenti alle malattie e che crescessero in ambienti difficili.
Successivamente si trasferì in Asia, un continente che negli anni ’60 l’Asia stava attraversando un periodo di esplosione demografica ma i suoi agricoltori non producevano abbastanza cibo per tenere il passo: l’incubo maltusiano veniva evocato da tanti, la popolazione aumenta, la le risorse rimangono le stesse, quindi una parte di questa popolazione morirà di fame e di malattie correlate alla fame.
Meglio ripetere il concetto, meglio rafforzare le basi: I corpi affamati, piccoli e sofferenti dei bambini non riescono a combattere le comuni infezioni infantili, pensate poi se riescono ad andare a scuola e cominciare un percorso di alfabetizzazione: la fame è un circolo vizioso.
Nel 1968, il direttore dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale William Gaud definì il lavoro di Borlaug una “rivoluzione verde”. Thomas R. De Gregori, professore di economia all’Università di Houston, ha dichiarato: “Al centro della rivoluzione verde c’era una rivoluzione del grano, con il grano Borlaug che fornisce circa il 23% delle calorie mondiali”.
Nel 1980, proprio quando la Rivoluzione Verde cominciò ad essere attuata in gran parte del mondo, il 47% di tutti i bambini nei paesi in via di sviluppo presentava un ritardo nella crescita, una buona misura del loro livello nutrizionale. Nel 2000 era scesa al 33%. La Rivoluzione Verde ha posto le basi per un’alimentazione adeguata, aumentando le calorie e le proteine disponibili per le popolazioni dei paesi in via di sviluppo. La statistica Amy Pearce stima che la Rivoluzione Verde di Norman Borlaug abbia portato al salvataggio di oltre 245 milioni di vite grazie al miglioramento della nutrizione.
Problemi della rivoluzione verde? Sì, certo, ne abbiamo già parlato ed è utilissimo ricordarli sempre: dobbiamo trovare le soluzioni adeguate, ma non dimentichiamoci delle basi
Quando alcuni ambientalisti l’hanno accusato dia ver introdotto tecniche agronomiche che consentivano l’uso grandi quantità di fertilizzanti e pesticidi, Borlaug ha risposto: “Alcuni ambientalisti delle nazioni occidentali sono il sale della terra, ma molti di loro sono elitari. Non hanno mai sperimentato la sensazione fisica della fame. Fanno il loro lobbying da confortevoli uffici a Washington o Bruxelles. Non hanno mai prodotto una tonnellata di cibo. Se vivessero solo un mese nella miseria del mondo in via di sviluppo, come ho fatto io per 60 anni, chiederebbero fertilizzanti, erbicidi, canali di irrigazione e trattori e si indignerebbero per questo. le élite alla moda in patria cercavano di negare loro queste cose.”
Borlaug osserva che senza la moderna tecnologia agricola, un’area aggiuntiva delle dimensioni degli Stati Uniti contigui dovrebbe essere coltivata per nutrire la popolazione mondiale di oggi. Pertanto, un vantaggio collaterale della Rivoluzione Verde di Borlaug potrebbe essere che ha risparmiato più territorio per la natura selvaggia rispetto a qualsiasi altra singola iniziativa ambientale.
Suggerirei insomma di festeggiare la scomparsa della fame (in buona parte del mondo) e dedicare un sentito applauso ai nostri sforzi, quelli prodotti con la collaborazione di tanti per migliorare il grano, abbattere la mortalità infantile, produrre ricchezza (anche se qualcosa non funziona nel sistema della distribuzione).
Questa è la fondamentale base d’appoggio, se ne riconosciamo l’esistenza, poi domani, visto che noi siamo quei bambini sfuggiti alla fame e ora ben pasciuti anche un po’arroganti, possiamo discutere su come costruire ancora meglio e usando meno risorse