Il mio cibo dell’infanzia, prima di essere cibo, per me è un rituale. Nel tardo pomeriggio tornavo stanca e felice dagli allenamenti di pattinaggio, e tutte le volte c’era una tavola apparecchiata con cura ad accogliermi, con il tè pronto nella brocca, con tanto limone e tanto zucchero, insieme ai biscotti secchi Oro Saiwa da intingere dentro. In casa eravamo quasi sempre noi due da sole, io e mia mamma: mio padre era fuori per lavoro, i fratelli più grandi già lontani, e quei gesti puntuali, quell’attenzione ai dettagli, quel posto curato e luminoso, era il mio spazio sicuro. E allora ancora oggi, quando sono sola, apparecchio bene la tavola, preparo il tè e lo prendo con quegli stessi biscotti. Se non basta a consolarmi, metto su anche la lavatrice, per sentire quel rumore in sottofondo.