Ci piacciono gli asparagi? Sì. Tuttaviadovremmo ampliare il calendario di raccolta, attualmente va da febbraio (precocissimi in serre riscaldate) ai primi di giugno al sud. Il massimo del consumo è a Pasqua. Durante i restanti mesi dell’anno l’asparago in commercio proviene dall’estero ed è proprio qui che i produttori italiani vogliono invertire il trend. Ora, grazie ad alcune tecniche, come riscaldamento basale tramite elettricità, si riesce ad anticipare anche al nord la produzione. Inoltre, si stanno studiano (la ricerca avviene molto negli Stati Uniti, ma anche in Italia, a Lodi, c’è un ottimo centro di ricerca) varietà che permettano di ampliare la raccolta. Oltre aibianchi (che sonoin genere ibridi di origine francese),ci sono quelliverdie i violetti, come il tipico di Albenga, tutti piuttosto tardivi. Non bisogna dimenticare la qualità, ovvio. Oggi la ricerca abbina il colore alla concentrazione di polifenoli e sulla sapidità. Poi sono verdure ottime per la dieta. 24 K-calorie per 100 grammi di prodotto. Basso contenuto di sodio e indice glicemico. Vi sono due grammi di fibra ogni 100 grammi di prodotto, la flora intestinale si sollazza. Alto il contenuto di amminoacido asparagina, ideale, e lo sappiamo, per la diuresi. Non manca il flavonoide rutina, valido per proteggere i capillari, oltre al glutatione noto antiossidante. Problema… La ricerca sull’asparago ha tempi molto lunghi, almeno 10 anni. Se vogliamo vivere un po’ di più anche grazie all’asparago dobbiamo ridurre i tempi di attesa per ottenere nuovi prodotti a noi congeniali.