Buone notizie per questo fine d’anno: l’export agroalimentare italiano è ancora in crescita: sfiora i 38miliardi di euro nel terzo trimestre 2021.
Cosa è cresciuto? Nei primi otto mesi del 2021 sono aumentate le spedizioni all’estero di tuttele principali produzioni del made in Italy. Tra i segmenti produttivi di maggior successo all’estero si confermano vini, formaggi stagionati, pasta, prodotti da forno e preparati a base di pomodoro.
Non tutti i prodotti – sottolinea ISMEA- seguono la stessa tendenza. Diciamo che sono cresciuti in maniera rilevante le esportazioni dei prodotti della panetteria e pasticceria (+18% in valore e+16% in volume rispetto al periodo gennaio-agosto 2020), seguite dai vini(+15,5% in valore, +8% in volume) e dai formaggi e latticini (+11% in valore,+9% in volume).
Invece mostrano una battuta d’arresto le spedizioni oltre confine di pasta (-9% in valore, pari al -14% in volume) e dei preparatie conserve di pomodoro (-2% in valore, -10% in volume). Però in parte il calo è giustificato, infatti questi due comparti nel 2020 avevano fatto segnare incrementi estremamente rilevanti.
Dove vanno i nostri prodotti? Stati Uniti. Germania e Francia. In particolare, il made in Italy cresce in maniera rilevante sul mercato statunitense (+16,6 su base annua), in Germania si registra un aumento dell’8% e in Francia del 6,8%.
Nei primi otto mesi del 2021 anche le spedizioni verso il Regno Unito hanno mostrato una leggera ripresa rispetto allo stesso periodo del 2020 (+0,4%), facendo segnare un recupero rispetto al calo del primo semestre causato delle difficoltà legate alla Brexit, come l’allungamento delle procedure doganali.
Ma la dove sorge il sole, a Est? In Cina, tra gennaioe agosto 2021, le esportazioni sono aumentate di circa il 47% rispetto allo stesso periodo del2020.
Il report (completo come sempre interessante) è qui:
https://www.ismeamercati.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11881