Non so se avete mai visto piante di viti primitive che si arrampicano sulle querce: uno spettacolo. Sono da considerarsi come paleo viti o comunque vitigni non ancora completamente domesticati, verrebbe da dire, quasi naturali. Ebbene, esistono! Si chiamano lambruscaie, crescono spontaneamente nella macchia.
Esistono inoltre anche comunità rurali ubicate ai confini tra Lazio e Toscana dove, quando nasce un bambino, raccolgono quell’uva spontanea e la vinificano per poi consumare il vino quando il figlio si sposa, quindi 20/25 anni dopo. Una antica tradizione espressione del tempo che fu – ci ricorda il professore Attilio Scienza: un rimando, dunque, alle origini della viticultura, quando gli uomini cominciarono a notare piante che crescevano su altre piante e, con tempo e con fatica, avviarono il processo di domesticazione e successivamente di vinificazione e da questo poi sono nati tutti i riti, dalle orge dionisiache, ai simposi, a quella che oggi chiamiamo, cercando di allontanare la parte maledetta, cultura del bere.
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