Il cibo e la tavola occupano una parte importante dei miei ricordi d’infanzia. È domenica mattina, mi sveglio e sento nell’aria il profumo inconfondibile del ragù, salto giù dal letto (già so cosa mi aspetta) e corro in cucina… sì evviva! Mia madre e mia nonna sono già lì che ci aspettano! Al centro del tavolo è pronto l’impasto per gli gnocchi e tutt’intorno le varie postazioni, una per ognuna di noi. Era un momento magico che aspettavo con gioia tutte le settimane, ci ritrovavamo tutti insieme intorno a quel tavolo, ridevamo, scherzavamo, ci prendevamo in giro per uno gnocco venuto male. A volte mia madre o mia nonna si arrabbiavano perché eravamo lente o perché giocavamo troppo invece di pensare a lavorare ma non mi importava volevo solo che non finisse mai! Ma poi si cresce e quell’impegno, un tempo considerato un magico momento, diventa una costrizione e poi nostalgico ricordo che mi accompagnerà per tutta la vita. Mi resta un unico rimpianto, però, quello di non aver compreso allora quanto fossero preziosi quei momenti e aver contribuito a farli finire!