Mentre ci dilettiamo a parlare di cibo e di metodi di produzione agricola alternativi, sani e naturali ecc…, è sempre utile raccontare il lavoro necessario a portare i prodotti sulla tavola. Secondo il più recente rapporto Agromafie e caporalato, pubblicato nel 2022 dall’osservatorio Placido Rizzotto del sindacato CGIL, si stima che nei campi italiani vengano sfruttate circa 230mila persone, un quarto di tutti i braccianti. Presi dall’euforia per il cibo ci dimentichiamo che persino i vini delle Langhe, tra i più pregiati al mondo, sono prodotti con le sofferenze dei migranti stranieri, 11 ore al giorno tra i filari senza contratto e senza documenti (cit. Alfonso Pascale). Un articolo del Post.it prova a riassumere il triste stato dell’arte.
https://www.ilpost.it/2024/06/22/sfruttamento-braccianti-agricoltura-italia