Vero: la variazione dell’altezza all’interno di una data popolazione è in gran parte determinata da fattori genetici: ci sono almeno 697 varianti genetiche che influenzano l’altezza di un individuo (ce lo dicono i numerosi studi sul sequenziamento del Genoma umano). Tuttavia, la cattiva alimentazione e le malattie durante l’infanzia limitano la crescita umana. Insomma, puoi avere i geni giusti ma se non mangi non cresci.
Di conseguenza, l’altezza media di una popolazione è fortemente correlata al tenore di vita di una popolazione. Vogliamo capire com’era l’agricoltura di una volta? Perché la voce interiore ci dice che era meglio, più naturale, più in sintonia con le stagioni, meno industriale, meno inquinante. Ma era o non era sufficientemente produttiva?
Lo studio dell’altezza può esserci d’aiuto, ci permette perlomeno di monitorare i progressi contro la denutrizione e le malattie.
Allora, in poche parole (e con pochi numeri): negli ultimi due millenni, l’altezza umana (calcolata basandoci sui resti scheletrici), è rimasta abbastanza stabile, intorno ai 170 cm (fatta la tara rispetto alle misurazioni effettuate sui resti fossili). Solo negli ultimi due secoli l’altezza media è aumentata, e questo è in linea con i miglioramenti delle pratiche agricole.
Tra il 1810 e il 1980 (ci dice uno studio dell’Università di Tubinga) gli Olandesi sono passati da una media di 165 cm a 183 cm. Stesso cammino per i Tedeschi che si attestano intorno a 180 cm. Francesi e Italiani crescono, ma l’altezza media oscilla intorno a 177 (Francia) 174 (Italia). Stessa cosa per le donne (inizialmente i dati sulle altezze riguardano i maschi perché venivano presi in considerazioni i coscritti, carcerati e schiavi), la cui altezza media è aumentata in tutto il mondo.
Per la cronaca, quando sono nato, a Napoli nel 1966, in quanto campano, terrone del sud, condividevo con i Lucani il primato della bassezza, almeno rispetto ai Veneti che erano più alti. Ora Campani, Lucani e altri cittadini del Sud hanno raggiunto i Veneti, i Lombardi e altri cittadini del nord.
Comunque, sempre a proposito di altezza, a livello globale, gli uomini sono circa il 7% più alti delle donne. In tutto il mondo, questa differenza relativa tra i sessi può variare da solo il 2-3% a oltre il 12%. A livello regionale, il divario di altezza media tra uomini e donne è minore in tutta l’Africa subsahariana: lì molti paesi si trovano al di sotto della differenza media globale del 7%. Difatti quei luoghi soffrono di malnutrizione.
Per concludere uno slogan efficace di Robert W. Fogel, premio Nobel per l’economia: il XX secolo è stato interessante, perché (nonostante gli orrori delle guerre) abbiamo sconfitto la fame, le malattie e la carestia, viviamo di più anche perché meglio nutriti. Siamo passati infatti dal paese di Pinocchio (quello della fame) a quello di Masterchef (quello dell’abbondanza).
Ma c’è tanto ancora da fare: la conoscenza è il miglior modo per capire come funziona la natura e il nostro ruolo.
D’accordo abbiamo bisogno di produrre, ma perché inquinare? Una volta, questo è sicuro, gli agrofarmaci (malamente tradotti come pesticidi, pest è il patogeno) non c’erano e il mondo era più pulito.