In Giappone, il wasabi (Eutrema japonicum, comunemente detto ravanello giapponese) cresce spontaneamente lungo i torrenti di montagna. Ama le temperature miti e l’ombra estiva degli alberi più grandi e vicini fra loro.
Tuttavia, gran parte del wasabi che troviamo nelle confezioni già pronte e nei ristoranti di sushi è fatto con il rafano: il fatto è che coltivare il wasabi è difficile. In Europa, per varie ragioni, su scala commerciale, nessuno è riuscito a coltivare con successo questa pianta.
Tranne in Olanda, dove un’azienda specializzata in prodotti esotici, la Bud Holland, è riuscita a produrre Wasabi fresco. La pianta viene coltivata in Inghilterra e il prodotto (piuttosto costoso, un grammo costa 0,38 euro), poi confezionato sotto vuoto nei Paesi Bassi (le foglie vengono tagliate in diagonale in modo che rimanga una sorta di punta di matita, quindi, grattugiate facendo dei movimenti circolari).
Morale? La terra se ben utilizzata è un letto di coltura e culture varie.